«Figlia di un banchiere ebreo, nata in Ucraina ma vissuta a Parigi, Irène Némirovsky è uno dei più grandi casi letterari dell’ultimo ventennio. Una vita contrastata, tra miseria e lusso, tra mondanità ed emarginazione, fino alla sua scomparsa ad Auschwitz, nel 1942. È morta a 39 anni, ha scritto 16 romanzi e 50 racconti e diversi autori si sono cimentati con la sua biografia. Nessuno però ha mai raccontato la sua “fine”, gli ultimi giorni della sua esistenza. Lo fa Federica Lauto con “Suite per Irène” (Le Plurali Editrice, pagg. 328, auro 18), dove la storia privata di Némirovsky si intreccia con la grande storia, dalla Rivoluzione Russa alla Seconda guerra mondiale».
È uscito ieri su Il Piccolo la recensione e l’intervista di Mary B. Tolusso su “Suite per Irène” di Federica Lauto.
Per leggerlo per intero https://ilpiccolo.gelocal.it/…/il-racconto-da-auschwitz…