felicemente seduta
il punto di vista di un corpo disabile e resiliente
Cosa accadrebbe se immaginassimo una società realmente inclusiva? Se invece di investire in “adattamenti” posticci per chi non rientra in uno standard imposto, creassimo una realtà più rispettosa di tutti i corpi e dei loro bisogni?
8,00 € – 18,00 €
info
ISBN (brossura) 979-12-80559-10-4
ISBN (copertina rigida)
ISBN (ebook) 979-12-80559-11-1
ISBN (audiolibro)
Data di uscita 27 aprile 2022
Anno di pubblicazione 2022
Titolo originale Sitting pretty
Traduttrice Beatrice Gnassi
Dimensione 13 x 20 cm
Grafica Hanna Suni
Pp. 272
Illustratrice
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descrizione
Cosa accadrebbe se immaginassimo una società realmente inclusiva? Se invece di investire in “adattamenti” posticci per chi non rientra in uno standard imposto, creassimo una realtà più rispettosa di tutti i corpi e dei loro bisogni?
Rebekah Taussig risponde a queste domande e sposta del tutto il nostro punto di vista. Attraverso il racconto della sua vita, l’autrice ci dimostra la pervasività dell’approccio abilista e l’impatto che questo ha sulle persone, con o senza disabilità. Ci ricorda che ciò che abbiamo in comune è un corpo, un corpo che non è (sempre e per sempre) quello immaginario e ideale che ci viene richiesto: ecco perché questo libro ci riguarda tutte.
Taussig, con uno stile confidenziale e spesso ironico, alterna riflessioni profonde ad aneddoti personali, affrontando temi concreti: dalla rappresentazione della disabilità nei media, nei libri e nei film al mondo del lavoro, dalla sessualità alle complicazioni della gentilezza forzata, dagli stereotipi al concetto di indipendenza. L’autrice inoltre pone in relazione femminismo e disabilità, valorizzando un’ottica intersezionale, indispensabile per reimmaginare ciò che ci circonda.
Leggilo se
- sei curiosa di sapere come si intersecano femminismo e disabilità
- hai visto tutta la serie Special su Netflix
- sei pronta a mettere in discussione il tuo immaginario sulla disabilità
- hai amato La notte ha la mia voce di Alessandra Sarchi
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Ascolta l’autrice Rebekah Taussig parlare dei temi del suo libro
curatrici
recensioni
Questo è un libro per chiunque sia fatto di carne e ossa, è un libro per chi pensa che la disabilità non lo riguardi, ma anche per chi si è sempre trovato a essere l’unica persona disabile nella stanza, e per chi desidera ritrovare il senso di appartenenza a una comunità.
È un libro che celebra il corpo in tutta la sua meravigliosa complessità.
Marina Cuollo
Ascoltare voci che di solito vengono zittite porta sul tavolo sfumature, resistenza, creatività, bellezza, innovazione e forza. Un futuro inclusivo è modellato sulla comprensione fondamentale che non tutti “funzionano” allo stesso modo ed è necessario immaginare oltre le vecchie narrazioni consolidate.
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Samanta Crespi recensisce felicemente seduta su Disabili abili
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Gianni Santamaria intervista Rebekah Taussig su felicemente seduta per Avvenire
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Presentazione di felicemente seduta alla Mondadori di Monterotondo con Armanda Salvucci, Francesca Conti Papuzza e Beatrice Gnassi. Letture di Sina Sebastiani
Simona Lancioni recensisce felicemente seduta su informare un'h
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«Non sto proponendo che ogni singola discussione femminista debba riguardare o sostenere o anche solo includere le donne disabili. Sto dicendo che eliminare le donne disabili dalla nostra visione di ciò che significa essere una donna limita tutte noi».