«Conserva la scrittura limpida, diretta e senza tanti fronzoli a cui l’autrice ha abituato il suo pubblico: un racconto scorrevole dalla prosa semplice, per chi conosce poco della vita della poeta e vuole sapere come una donna “nata nera in un paese bianco, povera in una società dove la ricchezza viene venerata e rincorsa a tutti i costi, femmina in un ambiente in cui solo le grandi navi e alcune macchine vengono descritte positivamente usando un pronome femminimile” sia diventata Maya Angelou.»
Di 𝕃𝕖𝕚 𝕔𝕙𝕖 𝕞𝕚 𝕙𝕒 𝕝𝕚𝕓𝕖𝕣𝕒𝕥𝕒 di Maya Angelou, tradotto per la prima volta in italiano dalla nostra Beatrice Gnassi, sul Robinson de la Repubblica di ieri ne scrive Nadeesha Uyangoda. Una gioia e orgoglio immensi per noi. 
