Agnès Varda nasceva il 29 maggio 1928 e proprio oggi avrebbe compiuto 93 anni.
Varda è stata una regista, sceneggiatrice e fotografa belga e, anche se spesso non è nemmeno annoverata tra le esponenti della Nouvelle Vague francese, fu il suo “La Pointe Courte”, film del 1954, a dare le mosse alla nuova ondata cinematografica che rivoluzionò il modo di fare cinema in quegli anni.
Nei suoi panni, anche noi ci saremmo arrabbiate…
Da quel momento portò avanti un modo di fare cinema intimo e personale che raccontava le complessità dell’animo femminile, per questo è stata definita spesso dalla critica la prima regista femminista.
Il suo cinema è tenero, agrodolce, delicatamente provocatorio. La sua videocamera riesce a scovare bellezza e poesia nella semplicità delle piccole cose, come in una patata a forma di cuore nel documentario “La vita è un raccolto” del 2000 che mostra l’esperienza degli spigolatori e delle spigolatrici, persone che raccolgono e vivono degli avanzi degli altri.
MUBI ha in cartellone molti dei suoi film e cortometraggi più famosi, tra cui anche “Black Panthers” del 1968, in cui la regista riprende le proteste degli anni Sessanta delle persone nere contro il processo a Huey Newton, attivista statunitense del movimento afroamericano e fondatore del movimento rivoluzionario delle Pantere Nere.
Avete visto qualcuno dei suoi film? Quale avete amato sopra tutti?